IV Domenica del tempo ordinario (commento)

Il vangelo di questa domenica è tratto dal primo capitolo di Marco. Siamo proprio agli inizi della missione pubblica di Gesù, la quale – come sappiamo – è caratterizzata da incontri, parole, gesti…

In particolare, oggi l’incontro-scontro narrato è quello con un indemoniato, nella sinagoga di Cafàrnao.

Leggendo il testo, mi è sembrato di avere un déjà vu, perché una quindicina di anni fa ho partecipato a un incontro di approfondimento sul vangelo e, mentre il relatore parlava, un signore del pubblico si è messo a inveire contro di lui.

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IV Domenica del tempo ordinario (letture)

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,21-28)

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

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III Domenica del tempo ordinario (letture)

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,14-20)

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

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Battesimo del Signore (commento)

Questa domenica, così prossima all’Epifania, segna la ripartenza del tempo ordinario.

Terminato il periodo di Natale, in cui ci siamo concentrati sugli eventi originari dell’esperienza storica di Gesù, ricominciamo a seguire le vicende della sua vita adulta, la cosiddetta “vita pubblica”.

In particolare, questa settimana si celebra la festa del Battesimo di Gesù, il momento simbolico per eccellenza dell’avvio della missione del Signore.

Tutti i vangeli indicano questo episodio come lo snodo della sua esistenza, il momento in cui ha cambiato vita: è con la scelta di farsi battezzare al Giordano dal Battista, infatti, che Gesù lascia Nazareth, la sua vita precedente, per cominciarne una nuova.

Di tutti i significati che il battesimo di Giovanni (ma anche quello cristiano) può avere, io credo che sia da sottolineare proprio l’aspetto di novità che esso riveste: farsi battezzare ha precisamente il senso di lasciare la vita vecchia per iniziarne una nuova.

Tutta la simbologia va in quella direzione: il Battista faceva metaforicamente attraversare il Giordano, cioè faceva uscire e – dopo il battesimo – rientrare gli Ebrei nella terra promessa, rinnovati; faceva immergere le persone nelle acque del fiume, facendogli lasciare simbolicamente sott’acqua l’uomo vecchio, per riemergere “nuovi”, così che fosse un “uomo nuovo” quello che usciva dalle acque, pronto – appunto – per una vita nuova, per rientrare nella terra promessa.

Anche il battesimo di Gesù va pensato in questi termini. Noi non sappiamo nulla – dai vangeli canonici – della sua vita precedente. Altre fonti ci dicono che ha vissuto un periodo di ricerca, forse ha avuto contatti con la comunità degli Esseni, probabilmente era un discepolo del Battista stesso …

In ogni caso, sappiamo che ad un certo punto sceglie di farsi battezzare.

La simbologia del “rito di passaggio” è resa evidente anche dalla centralità che a questo episodio viene data da tutti gli evangelisti.

Una centralità che – per certi aspetti – poteva sembrare più opportuno omettere, dato che il fatto di farsi battezzare da Giovanni lo faceva risultare a lui subalterno.

Nonostante ciò, questo momento è ricordato con enfasi in tutti i vangeli, proprio per il fatto che segna una svolta, un passaggio, appunto.

È qui che inizia l’avventura straordinaria della sua rivelazione.

Ed è qui che ricomincia il nostro percorso al seguito, ancora una volta, di questo rabbi.

Il vangelo di riferimento di quest’anno è Marco, il più breve e il più sobrio, ma anche il più crudo e ruvido. Sarà questo testo a condurci sul cammino percorso da Gesù dal battesimo al Giordano, alla croce del Gòlgota, per riscoprire il volto di Dio nel dipanarsi della storia di un uomo.

Buon anno!

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Battesimo del Signore (letture)

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,7-11)

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

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II Domenica di Avvento (commento)

In questa seconda domenica di avvento, la liturgia ci fa ripartire dall’inizio del vangelo di Marco che, come è noto, non racconta nulla di Gesù bambino.

La prima pagina del vangelo più antico inizia la narrazione quando Gesù è già trentenne.

Il testo si concentra, però, sulla figura del precursore: quella di Giovanni Battista.

Gesù è citato solo nel primo versetto, che funge da titolo del libro: «Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio».

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II Domenica di Avvento (letture)

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,1-8)

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

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I Domenica di Avvento (letture)

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 13,33-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

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