Il brano di vangelo di oggi ci presenta una situazione che abbiamo già incontrato diverse volte: la fatica dei discepoli a “cambiare testa”.
L’avevamo vista nell’episodio del primo annuncio della passione, con Pietro che aveva sgridato Gesù perché parlava della sua fine tragica; era riemersa dopo il secondo annuncio della passione, quando – per strada – gli apostoli discutevano su chi fosse il più grande. E ora si ripresenta per la terza volta (proprio dopo il terzo annuncio della passione, che precede immediatamente l’episodio narrato nel brano di oggi, ma che la liturgia non riporta; Mc 10,32-34).
Chi segue Gesù è ancora convinto che il suo sia un itinerario di grandezza, di gloria, di sopraffazione degli altri, di rivalità e competizione.
Sono disposti a cambiare le regole del gioco, ma non lo scopo: vincere.