Il 2025 inizia con il prologo di Giovanni, l’inno cristologico più famoso del Nuovo Testamento.
È un testo difficile da commentare, perché – come ogni forma poetica – andrebbe “gustato” e non “spiegato”.
La sua potenza sta proprio nel fatto che lo si assapori proclamandolo.
Tuttavia esso costituisce un tale condensato teologico, che qualche sottolineatura merita di essere fatta.