Oggi vorrei soffermarmi su una frase del vangelo che spesso viene “aggirata” a causa della lettura che se ne è data in passato, che ce l’ha un po’ inimicata: «Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna».
L’interpretazione di mentalità preconciliare era quella per cui la vita nell’aldiqua era funzionale a guadagnarsi una vita nell’aldilà; una vita dunque ottenuta grazie all’accaparramento di meriti, una sorta di conquista (e non di dono), per la quale era necessario rinunciare a tutto ciò che “non dura”.