V Domenica di Pasqua (commento)

Le parole di Gesù con cui si apre il vangelo di domenica («Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me») sembrano scritte per noi, anche se hanno quasi 2000 anni.

Forse siamo noi stavolta che, colpiti dal male, ne misuriamo il valore, confortati dal sentirci dire «Non sia turbato il vostro cuore», che è un po’ come tornare a quando la mamma ti racchiudeva nel suo abbraccio e ti diceva “Non preoccuparti, ci sono qua io”.

Anche Gesù – a modo suo – dice “ci sono qui io”: «Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me».

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V Domenica di Pasqua (letture)

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,1-12)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

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