II Domenica del tempo ordinario (commento) – Dio non ci vuole asceti, ma festaioli

In questi prossimi mesi di gennaio e febbraio, ascolteremo brani di vangelo tratti dalla vita pubblica di Gesù, inaugurata con il Battesimo al Giordano, di cui abbiamo parlato settimana scorsa.

Ci fermeremo poi, a partire da marzo, per la Quaresima e il Tempo di Pasqua e – ormai a giugno – riprenderemo con la vita “ordinaria” di Gesù.

Ora siamo proprio agli inizi. Gesù ha trent’anni. Ha ricevuto il battesimo da Giovanni Battista ed è tornato al nord, in Galilea, nella sua regione.

È proprio lì che l’evangelista Giovanni colloca il primo “segno” di Gesù, a Cana.

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XXVIII Domenica del tempo ordinario (commento) – La frustrazione di Gesù

Il vangelo di questa settimana, con la sua parabola, rispecchia sostanzialmente i temi di domenica scorsa, con la dura critica nei confronti dell’apparato religioso ebraico «gli invitati alle nozze» che «non volevano venire» e l’annuncio che sarebbero stati sostituiti: «andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze».

C’è però un elemento in più, che è anche quello che attira immediatamente l’attenzione: «Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

Anche tra i nuovi invitati, tra i commensali, c’è qualcuno che non è “eletto”.

Ciò che lo contraddistingue è il non avere «l’abito nuziale».

È su questo elemento di novità rispetto a settimana scorsa che appunteremo la nostra attenzione.

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