Le beatitudini (commento al vangelo della IV Domenica del tempo ordinario)

Il vangelo di Matteo è scritto per una comunità cristiana di origine giudaica.

Ciò vuol dire che i cristiani di quella Chiesa erano ebrei che avevano creduto all’annuncio apostolico e si erano fatti battezzare.

Essi, però, vivevano in un contesto in cui la maggior parte degli ebrei non aveva accolto la nuova fede.

Ecco perché l’evangelista, nello scrivere il suo vangelo, vuole rassicurarli sul fatto che abbiano fatto la scelta giusta, cioè sul fatto che credere a Gesù sia stato dare compimento alle attese messianiche del popolo eletto.

Per far questo, Matteo costruisce la sua narrazione presentando Gesù come il nuovo Mosè.

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IV Domenica del tempo ordinario (letture)

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a)

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

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VI Domenica del tempo ordinario (letture)

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,17.20-26)

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

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1 Novembre – Tutti i santi (commento)

Quest’anno la festa di tutti i santi, 1 novembre, cade di domenica e così la liturgia della 31° domenica del tempo ordinario viene sostituita da quella di questa solennità.

Il testo di vangelo è quello delle beatitudini secondo l’evangelista Matteo.

Innanzitutto mi pare utile ricordare chi il vangelo definisce “beati”:

  • i poveri in spirito
  • gli afflitti
  • i miti
  • quelli che hanno fame e sete della giustizia
  • i misericordiosi
  • i puri di cuore
  • gli operatori di pace
  • i perseguitati per causa della giustizia

+ «voi, quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia».

Sono tutti termini che conosciamo – forse a memoria – ma il cui significato non sempre ci appare evidente. Necessitano di una spiegazione – a mio parere – in particolare le espressioni “poveri in spirito” e “puri di cuore”, perché tradizionalmente un po’ fumosi o spesso travisati.

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1 Novembre – Tutti i santi (letture)

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12)

Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

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