Battesimo del Signore (commento)

Questa domenica, così prossima all’Epifania, segna la ripartenza del tempo ordinario.

Terminato il periodo di Natale, in cui ci siamo concentrati sugli eventi originari dell’esperienza storica di Gesù, ricominciamo a seguire le vicende della sua vita adulta, la cosiddetta “vita pubblica”.

In particolare, questa settimana si celebra la festa del Battesimo di Gesù, il momento simbolico per eccellenza dell’avvio della missione del Signore.

Tutti i vangeli indicano questo episodio come lo snodo della sua esistenza, il momento in cui ha cambiato vita: è con la scelta di farsi battezzare al Giordano dal Battista, infatti, che Gesù lascia Nazareth, la sua vita precedente, per cominciarne una nuova.

Di tutti i significati che il battesimo di Giovanni (ma anche quello cristiano) può avere, io credo che sia da sottolineare proprio l’aspetto di novità che esso riveste: farsi battezzare ha precisamente il senso di lasciare la vita vecchia per iniziarne una nuova.

Tutta la simbologia va in quella direzione: il Battista faceva metaforicamente attraversare il Giordano, cioè faceva uscire e – dopo il battesimo – rientrare gli Ebrei nella terra promessa, rinnovati; faceva immergere le persone nelle acque del fiume, facendogli lasciare simbolicamente sott’acqua l’uomo vecchio, per riemergere “nuovi”, così che fosse un “uomo nuovo” quello che usciva dalle acque, pronto – appunto – per una vita nuova, per rientrare nella terra promessa.

Anche il battesimo di Gesù va pensato in questi termini. Noi non sappiamo nulla – dai vangeli canonici – della sua vita precedente. Altre fonti ci dicono che ha vissuto un periodo di ricerca, forse ha avuto contatti con la comunità degli Esseni, probabilmente era un discepolo del Battista stesso …

In ogni caso, sappiamo che ad un certo punto sceglie di farsi battezzare.

La simbologia del “rito di passaggio” è resa evidente anche dalla centralità che a questo episodio viene data da tutti gli evangelisti.

Una centralità che – per certi aspetti – poteva sembrare più opportuno omettere, dato che il fatto di farsi battezzare da Giovanni lo faceva risultare a lui subalterno.

Nonostante ciò, questo momento è ricordato con enfasi in tutti i vangeli, proprio per il fatto che segna una svolta, un passaggio, appunto.

È qui che inizia l’avventura straordinaria della sua rivelazione.

Ed è qui che ricomincia il nostro percorso al seguito, ancora una volta, di questo rabbi.

Il vangelo di riferimento di quest’anno è Marco, il più breve e il più sobrio, ma anche il più crudo e ruvido. Sarà questo testo a condurci sul cammino percorso da Gesù dal battesimo al Giordano, alla croce del Gòlgota, per riscoprire il volto di Dio nel dipanarsi della storia di un uomo.

Buon anno!

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Battesimo del Signore (letture)

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,7-11)

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

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Il battesimo di Gesù secondo Giovanni (commento al vangelo della II Domenica del tempo ordinario)

Nel vangelo di Giovanni è centrale la figura del testimone.

Anzi, il vangelo stesso, per Giovanni, è una testimonianza.

A livello dei personaggi che vi compaiono, il ruolo del testimone è svolto, innanzitutto, dal Battista, mentre nella seconda parte dell’opera, questa funzione viene presa dal cosiddetto “discepolo amato”.

L’evangelista Giovanni scrive a una comunità di provenienza giudaica e perciò ha lo stesso problema di Matteo, cioè sottolineare la subalternità del Battista a Gesù.

Nel testo questa intenzione è evidente, ma la cosa forse più interessante è la sottolineatura della non conoscenza di Gesù da parte del Battista.

Questo elemento è attribuito anche agli astanti. Nel brano precedente, infatti, il battezzatore dice: «In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete» (Gv 1,26).

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II Domenica del tempo ordinario (letture)

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,29-34)

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

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Segni deboli – Commento al vangelo del Battesimo del Signore

Terminate le festività natalizie, domenica comincia il tempo ordinario, che ci porterà a riflettere sulla vita pubblica di Gesù, quest’anno al seguito dell’evangelista Matteo.

L’esordio riguarda il battesimo al Giordano, che il primo evangelista (in ordine canonico e non cronologico) narra in una maniera peculiare.

Tra le righe, infatti, in lui più che altrove, emerge l’esigenza di narrare l’episodio in maniera tale che sia chiara la supremazia di Gesù sul Battista.

La vicenda, infatti, inizia in questo modo: «Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo».

E perché mai il Battista vuole impedire a Gesù di essere battezzato?

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Battesimo del Signore (commento) – Relazioni amorose

A partire da questa domenica, ci inoltriamo nella vita adulta di Gesù.

In particolare in quegli anni in cui Egli si propone pubblicamente sulla scena del mondo, uscendo dall’oscurità e dall’anonimato in cui aveva vissuto fino a quel momento.

L’episodio che inaugura questa nuova fase della sua esistenza avviene quando ha circa trent’anni e si concretizza nell’andare da Giovanni Battista a farsi battezzare.

È questo l’episodio inaugurale della cosiddetta “vita pubblica” di Gesù.

Un episodio che l’evangelista Luca ci narra, tratteggiandolo con toni da investitura: «Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”».

Da questo momento in avanti inizierà la “missione” di Gesù, cioè far conoscere Dio agli uomini.

Di fatti, Egli – prima in Galilea e poi fino in Giudea – attraverso gesti, parole, incontri, prese di posizione, ecc… proverà a spiegare alle persone chi è Dio.

Il battesimo al Giordano, dunque, per come ce lo racconta Luca, è una sorta di investitura alla vigilia della partenza per la missione: un incipit che potrebbe assomigliare a quello di tante avventure.

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Battesimo del Signore – letture

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 3,15-16.21-22)

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

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Battesimo del Signore – commento – Quando Gesù iniziò una vita nuova

Finito il tempo di Natale, inizia il tempo ordinario, quel periodo liturgico in cui la Chiesa ripercorre la “vita ordinaria” di Gesù, quella non legata ai tempi forti della sua incarnazione e poi della sua passione, morte e risurrezione, ma quella appunto “ordinaria”, quotidiana.

Come sappiamo, della vita “ordinaria” di Gesù nei suoi primi trent’anni di vita non conosciamo praticamente nulla, pertanto la “quotidianità” di Gesù che il tempo ordinario ci fa ripercorrere è quella della sua vita pubblica: dal battesimo al Giordano al suo ingresso a Gerusalemme. Una quotidianità non tanto ordinaria, verrebbe da dire… ma tant’è…

Questo “viaggio” all’interno della vita pubblica di Gesù peraltro non potremo percorrerlo in maniera lineare (dall’inizio alla fine), perché sarà interrotto dalla quaresima (che comincerà il 21 febbraio) e dal tempo di Pasqua, per poi riprendere dopo Pentecoste (23 maggio).

Con questi accorgimenti, possiamo però almeno cominciare… e cominciamo proprio dal primo atto della vita pubblica di Gesù: il battesimo al fiume Giordano.

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Battesimo del Signore – letture

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,7-11)

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

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